Rosso Di Montepulciano Doc - Tenuta Di Gracciano Della Seta - Vinarte

L'ETICHETTA

Rosso Di Montepulciano Doc - Tenuta Di Gracciano Della Seta

Le colline di Gracciano fanno parte di uno dei Crus più storici di Montepulciano e proprio qui ha trovato sede una delle più antiche realtà viticole del territorio, la “Tenuta Gracciano della Seta”, con una storia il cui inizio risale ai primi decenni del XIX secolo, giunta per via ereditaria a Giorgio della Seta e ai suoi figli, che oggi la gestiscono. La Tenuta si estende su 70 ettari, 20 dei quali occupati dai vigneti che crescono a circa 300 metri sul livello del mare su un suolo limo-argilloso e che godono di un’esposizione particolarmente favorevole con piante che superano anche i cinquant’anni d’età.

Nel 2013 un rinnovamento generale dei vigneti e della tenuta ha portato alla costruzione di una nuova cantina di vinificazione accanto a quella ottocentesca, oggi destinata all’affinamento del vino in legno. Dal 2015 l’azienda si è convertita nell’agricoltura biologica, la loro filosofia è la continua ricerca di uno stile elegante e tradizionale per un vino che rispetti il territorio e la materia prima. In vigna regna il Sangiovese Grosso, che qui a Montepulciano è chiamato “Prugnolo Gentile”. Le colline di Gracciano fanno parte di uno dei Crus più storici di Montepulciano e proprio qui ha trovato sede una delle più antiche realtà viticole del territorio, la “Tenuta Gracciano della Seta”, con una storia il cui inizio risale ai primi decenni del XIX secolo, giunta per via ereditaria a Giorgio della Seta e ai suoi figli, che oggi la gestiscono. La Tenuta si estende su 70 ettari, 20 dei quali occupati dai vigneti che crescono a circa 300 metri sul livello del mare su un suolo limo-argilloso e che godono di un’esposizione particolarmente favorevole con piante che superano anche i cinquant’anni d’età.

Questo “Rosso di Montepulciano” DOC è prodotto con il 90% di Prugnolo Gentile e il restante con Canaiolo e Merlot. Dopo la vendemmia, le uve sono messe a fermentare e a macerare sulle bucce, con lieviti indigeni per circa 15 giorni in acciaio. Si ottiene così un vino dal colore rosso rubino vivace, l’ingresso al naso è aperto da sentori floreali di viola ai quali si aggiungono note fruttate di ciliegia e lampone ed accenni di erbe officinali quali il timo. Il palato è levigato da una setosa trama tannica e sorretto da una bella freschezza, contraddistinto da una chiusura che rimanda al frutto. Il “Rosso di Montepulciano” è il fratellino piccolo del “Nobile”, ma dimostra un ottimo carattere, è un vino molto versatile da tutto pasto. Ottimo con salumi, primi piatti, seconde portate a base di carni bianche e rosse poco strutturate e formaggi di media stagionatura.