Ci troviamo in provincia di Lecce, nelle contrade della campagna salentina. Generazioni di “viti”; dalle piante più giovani che ci regalano freschezza e leggerezza, ad esemplari di piante che racchiudono in sé fino a 80 anni di storia. Schola Sarmenti ha fatto una scelta importante: preservare l’antica tecnica di allevamento dell’alberello pugliese, difficile e preziosa. Grande attenzione per le tecnologie moderne, ma senza mai abbandonare il legame con terra e la tradizione.

Il termine “schola” ha sempre offerto nei secoli un significato di studio, ritrovo, attesa, convivio e saggezza … il significato etimologicamente principale è quello di “tempo libero dedicato allo studio, all’apprendimento”. Sarmento ramo lungo e sottile della vite, detto tralcio. Da qui il nome “Scuola della vite”.

Le uve, Negroamaro 80% e Malvasia Nera 20%, provengono da vigne di 45 anni. Vengono raccolte a mano, e trasportate in piccole cassette areate per preservarne l’integrità. A termine del processo di vinificazione, il vino affina in tonneaux francesi di tostatura media per 8 mesi, e per i successivi 10 mesi in bottiglia.

In degustazione ci colpisce per il suo colore rosso rubino carico con sfumature granata; al naso è complesso, intrigante, con note speziate e una leggera dolcezza. Al palato è avvolgente, vegetale, con una persistenza di frutta surmatura. Un vino giustamente premiato nella Top 100 di Wine Spectator.