Impronte - Meletti Cavallari - Vinarte

Meletti Cavallari

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L'ETICHETTA

Impronte - Meletti Cavallari

Giorgio Meletti Cavallari, figlio d’arte cresciuto tra i filari di Grattamacco a Bolgheri, una volta terminati gli studi all’Istituto Agrario di Siena, decide di partire per nuove esperienze professionali in Italia, per poi espandere i propri confini oltreoceano in California. Nel 2002, a soli 24 anni, è richiamato a Bolgheri dall’ambizione di aprire una cantina tutta sua a Castagneto Carducci, poco distante dal famoso viale alberato di Bolgheri. La sua filosofia è chiara fin da subito: produrre vini con un forte legame territoriale, identitari e rispettosi dell’ambiente.
I vigneti si estendono su circa 10 ettari suddivisi in due parcelle: la “Piastraia” è caratterizzata da un terreno con presenza di scheletro mentre il “Vallone” ha un suolo prevalentemente franco limoso. Le varietà a bacca nera coltivate sono Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Syrah mentre Vermentino e Viognier sono le due varietà a bacca bianca.
Il Bolgheri DOC Rosso Superiore “Impronte” è un cru che nasce nel vigneto Piastraia dal blend di uve Cabernet Sauvignon 70% e Cabernet Franc 30%. È un vino di forza, struttura ed eleganza. L’impronta presente in etichetta rappresenta il lavoro manuale, il rispetto della natura e la firma identitaria al vino.
Prima dell’inizio della fermentazione alcolica, il mosto macera per 36-48 ore a freddo per meglio estrarre tutte le componenti nobili e delicate. In seguito alla fermentazione alcolica con soli lieviti indigeni, il vino è travasato in barriques per lo svolgimento della fermentazione malolattica. All’interno delle stesse, il vino si eleva per 14 mesi prima di essere imbottigliato e commercializzato non prima di aver affinato 12 mesi in bottiglia.
Nel calice si presenta colore rosso rubino carico. Ampio e intenso il bouquet con note di piccoli frutti rossi, confettura di amarena, liquirizia ed un finale balsamico. Il sorso è corposo, di buona struttura ma senza perdere di eleganza. I tannini sono pronunciati, morbidi e setosi.
Un vino che vede il migliore abbinamento con primi piatti con ragù di selvaggina, fiorentina alla griglia e formaggi stagionati. Da provare con le pappardelle al ragù di cinghiale.